Vi siete mai chiesti “quale è il gioco preferito dai bambini?”
Beh io si, più e più volte, e la risposta è semplice ed unica: giocare con il genitore non importa dove, come e con cosa.
Il gioco è uno dei canali comunicativi più importante per i bambini e l’attività ludica è essenziale alla vita dei bambini ma necessita di tempo, di stimoli e di rispetto da parte degli adulti.
Purtroppo però, come dimostrano anche alcune ricerche, i genitori fanno sempre più fatica a trovare del tempo per stare con i figli o addirittura riuscire a lasciarsi andare divertendosi veramente in tranquillità e serenità.
Secondo lo psichiatra e psicanalista B. Bettelheim, il padre dell’espressione “mai dire mai”, il gioco del genitore con il bambino richiede alcune particolari cure:
– lasciare che il bambino giochi come desidera, senza interromperlo anche se a noi il gioco non piace o addirittura sembra inutile;
– il vero gioco non richiede risultati particolari , deve essere piacere di sperimentare e
sperimentarsi;
– è necessario avere pazienza, non mettere fretta al bambino e non correggerlo poiché nel
gioco nulla è giusto o sbagliato di per se stesso, posso non conoscere o cercare di
modificare le regole ma non c’è desiderio di sbagliare nel bambino;
– è necessario avere voglia di giocare, superando la paura di “scendere” dal ruolo di adulto
o il timore di non saper fare.
Il progetto “Let’s Play together” nasce proprio da queste riflessioni che mi ritrovo a fare sempre più spesso ascoltando, osservando e confrontandomi con i genitori che si interessano più o meno intensamente all’apprendimento delle lingue per i loro figli. Già, perché non importa quanto intensa sia la routine linguistica familiare o quanto ambiziosi siamo gli obiettivi nel lungo termine, la condivisione è una delle parole chiave di un apprendimento duraturo, naturale e continuo.
L’obiettivo degli incontri “Let’s Play together” è quello di lavorare sulla condivisione genitore-bambino nel gioco per sciogliere l’adulto, dare spunti linguistici, attitudinali e creare o aiutare a creare una buona relazione nel gioco in lingua che non è sempre così scontato.
Vogliono anche essere occasioni di condivisione linguistica, di gioco e di relazione con altre coppie genitore-bambino con l’obiettivo di creare occasioni di scambio tra chi crede in un apprendimento di un certo tipo e quindi si lavora sull’emotività della condivisione.
Le attività e i giochi proposti sono e saranno di varia natura e genere…dal gioco da tavolo al role play passando per giochi di strategia, velocità, concentrazione, creatività corporea. Le attività sono rivolte in prima battuta ai bambini ma la presenza del genitore è il cardine del laboratorio in quanto rappresenta il supporto diretto e fondamentale nell’attività stessa sia a livello linguistico, che strategico e creativo.
Il nostro compito, quello dell’esperto DeCBilingui, è di spiegare l’attività, guidare, seguire e sollecitare i partecipanti nel gioco e se nel gruppo si crea la sinergia giusta, allora il compito è solo quello di osservare, “prendere appunti” e gioire del bel momento di condivisione.
Al tempo stesso si lavora sull’attitudine dell’adulto, sul suo coinvolgimento, sul suo essere predisposto al gioco e come detto sopra…sul suo “aver voglia di giocare rispettando il bambino”.
Scarica il volantino dei prossimi appuntamenti.
Bibliografia:
Maria Antonietta Simeoli © Fondazione Apostolicam Actuositatem
Mascia Calcich
Esperta in Glottodidattica Infantile
Consulente per progetti di Bilinguismo infantile e familiare
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